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La conoscenza nell'impresa (1)
Caratteristiche della conoscenza nell'impresa
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Oggi
la spinta ad applicare la conoscenza in Azienda per creare vantaggi
competitivi, si fa ancora più incalzante, a causa dei seguenti fattori:
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La crescente competitività del
mercato |
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Le imprese stanno organizzando gli
affari e orientando i loro sforzi nel senso di migliorare i
loro prodotti o servizi per dare maggiore
soddisfazione ai propri clienti. |
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Le funzioni del personale
d’amministrazione si riducono, ed anche il personale
amministrativo. C’è effettivamente bisogno di rimpiazzare la maniera
informale in cui veniva gestita la conoscenza nelle funzioni
"amministrative", con metodi formali di gestione della conoscenza
relativa alle attività orientate al cliente. |
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La pressione della concorrenza porta a
ridurre il numero degli impiegati che possiedono la conoscenza
dell’impresa. |
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È necessario tempo per acquisire
conoscenza, ed
estrarre esperienza da essa; ma gli impiegati hanno sempre
meno tempo per farlo. |
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Cresce la tendenza alla mobilità degli impiegati, all'interno
dell'impresa come tra le imprese, ed anche a rendersi indipendenti, il che occasiona
dispersione o perdita di conoscenze. |
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Spesso occorre gestire complessità crescenti anche in piccole imprese,
e con operazioni transnazionali. |
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I cambiamenti nella direzione strategica dellimpresa possono
causare perdite di conoscenza in unarea specifica. Una decisione successiva che
riprenda lorientamento precedente può richiedere questa conoscenza, ma
limpiegato che la possiede può non essere più nellimpresa. |
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Esiste il problema di
trovare il capitale
cognitivo necessario, e poi di essere capaci di utilizzarlo in maniera
efficace,
con un rapporto costo/profitto
appropriato.Per gestire in modo adeguato le difficoltà associate alla gestione e
amministrazione della conoscenza, le imprese hanno bisogno di:
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Avere un linguaggio uniforme
e standardizzato per tutta limpresa,
che garantisca che la conoscenza circoli e venga compresa correttamente. |
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Essere in grado di identificare, modellare e rappresentare esplicitamente la
conoscenza. |
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Poter condividere e riutilizzare la propria conoscenza in diverse
applicazioni, fra diversi tipi di utenti interni. Questo implica il condividere le fonti
di conoscenza esistenti e anche quelle che si troveranno nel futuro. |
Alcuni metodi e strumenti, che utilizzano
approcci derivati dallingegneria della conoscenza, permettono già da tempo di
risolvere
efficacemente i problemi di utilizzo della conoscenza dellimpresa.
Questi metodi offrono
procedure dettagliate
di progettazione e costruzione di applicazioni basate sulla conoscenza.
Esistono anche strumenti che aiutano a catturare, modellare
e valutare nuova conoscenza, ed a verificare e mantenere la vecchia conoscenza,
per sviluppare le applicazioni necessarie allimpresa.
In ogni modo,
le tecniche più recenti per modellare la conoscenza e favorirne lutilizzo,
insieme alle tecniche più tradizionali di amministrazione della stessa,
formano un buon
punto di partenza per realizzare
lattività di gestione della conoscenza nellimpresa. |
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Elementi di strategia per l'amministrazione della conoscenza in Azienda
Qualunque nuova
strategia o tattica per lamministrazione della conoscenza dovrà tenere conto
ed assimilarli bene - almeno dei seguenti aspetti.
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La conoscenza è un attivo, ma la sua
gestione concreta richiede investimenti economici cospicui sotto altre voci patrimoniali.
Molte delle attività specifiche di gestione della conoscenza richiedono investimenti e
sforzi, come ad esempio: |
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Per la cattura della
conoscenza (ad esempio, la creazione di basi di
conoscenza
ed la loro integrazione nei sistemi automatizzati).
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Per aggiungere
valore alla conoscenza (con adeguamenti,
formalizzazione, aggiornamenti, compressione, impacchettamento
ed integrazione
delle informazioni).
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Per sviluppare
metodi per categorizzare la conoscenza e
categorizzare i nuovi contributi cognitivi.
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Per sviluppare
l’infrastruttura e le applicazioni tecnologiche
necessarie per la condivisione della conoscenza
nell’impresa.
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Per educare gli
impiegati alla creazione, all’uso ed ai metodi per
condividere la conoscenza.
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Alcune aziende considerano opportuno spendere il 7-10% dei
propri introiti nella gestione della conoscenza.
È ormai assodato che
questa particolare gestione ha un costo, ma la prima, istintiva reazione a valutazioni
come la precedente può essere di scetticismo sulla necessità od opportunità di
tale costoso investimento. Ma unaltra riflessione necessaria è:
Quale è il costo dellignoranza?...
Quanto costa ad unimpresa dimenticare quello che i
suoi impiegati sanno, non saper rispondere subito ad un cliente, o prendere decisioni
sbagliate basandole su una conoscenza insufficiente?
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La gestione della conoscenza rende più profitti partendo da mappe che da modelli, più
a partire dal mercato, che dalle direttive. |
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Fra
tecnologia e
conoscenza esiste
una differenza sostanziale, che spesso passa inosservata, ma che si
evidenzia nellimpostazione della loro gestione:
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La
gestione della tecnologia
si basa sul
fatto che la tecnologia diventa rapidamente obsoleta e pertanto deve essere rimpiazzata,
il che implica che quanto appreso nel passato si deve semplicemente lasciare dietro,
sostituito dai nuovi sviluppi.
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La
gestione della conoscenza, invece,
pretende di mantenere e riutilizzare la conoscenza acquisita, considerando la conoscenza
come una costruzione permanente in cui ogni nuova informazione si integra con le
precedenti e le modifica, e pertanto nulla diventa veramente obsoleto, se si integra col
nuovo.
Se i dirigenti delle imprese focalizzassero meglio questo aspetto della
conoscenza, potrebbero utilizzare anche le acquisizioni di tecnologia come
processi dapprendimento imprenditoriale, e sarebbero più propensi a
destinare budget consistenti allaggiornamento ed alla crescita
professionale dei lavoratori, ed in cambio
otterrebbero più produttività.
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Gestione Progetti con Strumenti per la Gestione della
Conoscenza
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