La categorizzazione dei concetti
La
categorizzazione
è un topico centrale nella psicologia cognitiva, nella
linguistica,
e nella
filosofia,
ma è cruciale proprio nell’apprendimento.
La categorizzazione dei concetti permette al discente di
classificare (o riconoscere la classificazione) di oggetti o
concetti che appartengono ad un gruppo. Questa caratteristica
accelera il processo di pensiero, favorisce la percezione selettiva
immediata (trattandosi di una presentazione grafica) e facilita la
generalizzazione* e l'apprendimento.
Le categorie concettuali sono concetti di ordine
superiore, ed esprimono il ruolo specifico dei concetti nei loro
contesti, e nelle mappe concettuali sono elementi visivi rilevanti
all’analisi, anche di effetto subliminale. Data una categoria, quali
sono le caratteristiche e attributi di tutti gli oggetti che le
appartengono?
La categorizzazione, insieme all’elaborazione e al
ragionamento analogico, ha un ruolo speciale nell’inferenza
dell’informazione non esplicitata, ma che il discente può evincere
da quello che ha visto o sentito.
La categorizzazione dei
concetti:
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è
una strategia informativa
(gli esseri umani sono principalmente elaboratori
d’informazione); |
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è
un modo utile per considerare le cose in
modo includente
e generale e ciò nonostante ancora essere in grado
di riconoscere le
differenze tra di esse; |
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ha
un effetto di economia
cognitiva, nel riferimento di attributi
comuni ad oggetti diversi; |
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ha
un ruolo nel funzionamento della
memoria umana,
nell’immagazzinamento
semplificato dell’informazione; |
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include l’elaborazione
degli stimoli, l’attivazione della
costruzione; |
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è
anche una risposta al sovraccarico informativo. |
Allo stesso tempo la categorizzazione è un processo
di attivazione della conoscenza e della sua costruzione. Anche i
tipi di relazione possono essere
categorizzati.
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